La nostra iniziati va è fondata su 4 valori fondamentali
1. FARE DELLA CITTADINANZA EUROPEA UN'AUTENTICA CITTADINANZA
I diritti politici sono la caratteristica distintiva di qualsiasi cittadinanza e lo strumento attraverso il quale altri diritti possono essere rappresentati ed estesi. Oggi la cittadinanza europea si sviluppa al di là dell’economia e della libera circolazione. Questa copre tutte le categorie della popolazione. I cittadini dell’Unione non dovranno più essere considerati come dei semplici travailleurs immigrati, ma come dei membri della società a pieno titolo.
I cittadini «mobili» dell’UE pagano le stesse imposte, mandano i loro figli alle stesse scuole e utilizzano gli stessi servizi dei cittadini del loro Paese di residenza. Dare loro accesso agli stessi diritti politici sarebbe dunque ragionevole. È illogico che i cittadini europei possano votare e candidarsi nelle elezioni locali, ma non in quelle regionali, che riguardano molti degli stessi servizi pubblici che incidono sulla vita quotidiana.
2. FARE UN PASSO IN AVANTI VERSO IL SUFFRAGIO UNIVERSALE
3. FAVORIRE UNA MIGLIORE INTEGRAZIONE
Il fatto di concedere alle persone pieni diritti politici nel luogo in cui risiedono può favorirne l’integrazione nella società. La differenziazione politica tra cittadini dell’UE e nazionali dà un segnale sbagliato per quanto riguarda le politiche di integrazione. Questa ICE deve essere considerata perciò, anche come una tappa verso l’eliminazione delle discriminazioni fra i cittadini nazionali e gli altri (cittadini europei e cittadini di paesi terzi).
A seguito dell’affluenza record alle elezioni europee del 2019, la Commissione a riconosciuto la necessità di rinforzare il ruolo dei cittadini europei all’interno del processo decisionale dell’UE. La conferenza sul futuro dell’Europa che avrà luogo nei prossimi due anni, prenderà in esame la possibilità di stabilire delle liste transnazionali per le elezioni del Parlemento Europeo. Tali riforme dovrebbero andare di pari passo con la preoccupazione di dare a tutti la possibilità di votare.
4. CONTRIBUIRE ALLA COSTRUZIONE DI UNA DEMOCRAZIA EUROPEA TRANSNAZIONALE
In un’ Europa politicamente divisa e imprevedibile, i cittadini europei stanno diventando sempre più consapevoli della necessità d’essere rappresentati e ascoltati. Crediamo che i cittadini europei, a prescindere dalla nazionalità, debbano essere considerati ugualmente e godere degli stessi diritti politici.
Se raccoglieremo un milione di firme, la Commissione europea dovrà agire in base alle seguenti proposte:
a. Riconoscere
i cittadini dell’Unione come elettori nel loro paese di residenza ed eliminare gli ostacoli al voto e alla partecipazione alle varie elezioni
B. RIaffermare
il suffraggio universale come diritto fondamentale. I cittadini dell’Unione dovrebbero avere il diritto di scegliere tra votare nel loro paese di residenza o votare nel loro paese d’origine, per ogni scrutinio e referendum.
C. Studiare
le implicazioni di una tale “europeizzazione” dei diritti di voto e le possibilità di estendere tali diritti ai cittadini di paesi terzi.
”
Alle elezioni europee non ho potuto votare per i candidati slovacchi. L’ambasciata non ha fornito alcuna informazione. Le autorità pubbliche non sono state di grande aiuto.
Per le elezioni nazionali ho potuto votare per posta. Ma poi abbiamo saputo che molti voti sono andati persi, che sono stati contati male o che la nostra busta è arrivata troppo tardi.
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Karl (Slovacco nei Paesi Bassi)
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All’amministrazione è bastato dirmi: “Non è possibile per lei” , così da non dover risolvere il problema.
Guillaume (Francese in Lettonia)
”
Poi ho ricevuto una risposta dal mio municipio che mi informava che la mia dichiarazione di indirizzo non era buona e che non potevo registrarmi.
Nessuna spiegazione sul perché la fattura EDF che ho fornito con il mio nome, indirizzo e una data del mese prima, non era abbastanza.
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Katarzyna (Polacca in Francia)
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